martedì 10 luglio 2012

Perché tu non sei altro da me

In fondo vorremmo che fossero semplicemente nostri. Che fossero davvero una nostra appendice. Nessuno è immune. In fondo vorremo che non fossero altro da noi. I casi sono due: o ne facciamo tanti (crisi permettendo o crisi infischiando) o ne basta uno. E non per la crisi. È più facile credere, d’istinto e di natura, che sia nostro, che ci appartenga. E ti accorgi che, invece, sono altro da noi, non perché abbiamo due occhi, due gambe un volto, due mani, con cui afferrano, prendono e scarmigliano. Non da questa evidenza fattuale che induce moto, allontanamento. No. Ti accorgi che non ti appartengono perché scelgono. Diversamente da te. In opposizione a te.
Il capriccio, il sommo spauracchio di genitori con figli in età bambina, è da sedare, blandire ignorare, mortificare, domare. Il capriccio? Ma si. È la prova vivente che non sono nostri. È la voce con cui ci dicono: qui incomincio io e finisci tu. Si dice che le mamme, tutte, esclusa nessuna, sappiano come ferire. Sappiano usare le parole per farlo meglio di tutti. Più di tutti. È la controaerea al capriccio bambino. Qui inizio e finisco io e, tu , con me.
Avete ai pensato alla rabbia che induce il capriccio? È la misura dell’impotenza. Ci sentiamo stanche, non sappiamo gestirli. Andiamo dicendo. Ma, in fondo, in fondo, l’avvilimento è un altro. È la conferma che andranno via. Che sanno fare a meno di noi. Ed è l’inizio di un’ambivalenza, nel rapporto con la madre, che tormenta e svilisce. Che richiede occhi che approvano, sempre. O infinito spirito di ribellione. Fine pena, mai.

giovedì 5 luglio 2012

parole ai bimbi, otto

Guarda che ti portano via! (a matteo, 3 anni e mezzo)
Sono tre ore che stai steso per terra!!!! Mi vuoi dire dove ti sei fatto male???? Se non me lo dici, ti tiro uno schiaffo, così hai male per davvero. Lo sai che un altr’anno  vai in prima elementare??!!! E mamma no c’è e se piangi ti dicono SCEMO?????!!!! (a lorenzo, 5 anni e mezzo)
Guarda le tempeste come scendono dai gonfiabili!!!! (a micol, 8 mesi)
A me mi piace non esiste! Ma perché non scendi normale da questo benedetto scivolo? Perché scendi di testa? (a valerio, 3 anni e mezzo)
Ma tu sei pazza? Ti butti per terra??? Adesso mamma si arrabbia! (a elisa, 2 anni e mezzo)
Non vuoi venire al mare con papino???? Noooo???? Ammazza che antipatica! ( a monica, 3 anni)
Ascolta, a mamma: metti la maglietta nei pantaloni! (ad aurora, 2 anni)
Dobbiamo andare a prendere tuo fratello! No, basta! Non andiamo più da nessuna parte! (a diana, 4 anni)
Quattro, ho detto!!!! Sbrigati che ne hai già fatto uno! Dai, forza, ti dò una mano. Andiamo, forza, è ora di andare….no, andiamo allo scivolo e basta!!!! (a melissa, 3 anni)
No, chiara! Questo gioco è da grandi! Poi arriva lì e non sai scendere! (a chiara, 2 anni)
Giulia, non essere prepotente. Fate un po’ per uno! (a giulia, 3 anni)
Enrico, una volta e poi basta! Dai che stanno chiudendo…dai! Lo senti quel signore??? Ti sta urlando!!! Oddio come devo fare? Lo devo fare piangere? (a enrico, 3 anni)
Non puoi stare con mamma attaccata! I bambini stanno li e le mamme stanno qui! (a maya, 2 anni e mezzo)