martedì 27 novembre 2012

babbo natale non esiste

Ontario. Parata di Natale. Un uomo, acconciato come un corno e con un corno in testa, si aggira tra bambini vocianti. Eccitati come solo i bambini a Natale. Sono lì. E aspettano. Che arrivi lui. Babbo Natale. Dispensatore di doni. Con casetta delle lettere magicamente libera. Perché, si sa, Babbo Natale è l'unico che può esaudire i desideri di tutti. Laggiù nel polo. Circondato da elfi, omini buffi e laboriosi. Con un solo imperativo. Il sorriso stupefatto sulla bocca dei bambini. L'assicurazione che quella magia esiste.

L'uomo acconciato-come-un-corno e con-un-corno-in-testa continua a incombere. Strombazza verità roventi e imbarazzanti. Le urla proprio a loro. Ai bambini e ai bambini che sono rimasti ancora nei grandi, grandi.

"Babbo Natale non esiste" "Babbo Natale non esiste" "Babbo Natale non esiste".

Una nenia ributtante.

La polizia lo arresta. Ha disturbato la quiete pubblica. È ubriaco. Finanche. Un sospiro di sollievo sui fumi dell'alcool. Perché' non e' difficile spiegare che Babbo Natale non esiste. No. Basta trovare le parole giuste. Difficile è scegliere di spezzare l'incanto. Interrompere la magia. Negare che, ancora una vola, tutto sia possibile. In fondo, succede solo a Natale

mercoledì 21 novembre 2012

simpatici amici da sfollare

meglio noti come pidocchi. incubo di ogni sguardo materno al semplice grattar di testa di manina fanciullina. tema caldo nel paese di mammitudine, sprigiona una vis scenica da piccolo (quello di milano). ai quarant'anni di tata, amica di emme, c'eravamo tutti. in formazione completa. dopo le prime tre ore di disagio d'ambientazione (l'unico trait d'union in quel salotto, era tata), dopo una torta caprese, una ciambella glassata, e mini tartufini rotolati nella granella di pistacchio, emme si è sciolta davanti alle affabulazioni di marta. tema del giorno: come ho vinto la mia battaglia contro i pidocchi.
atto primo: circa una settimana fa, alice, la depositaria cinquenne di uova altrui, si gratta.        
atto secondo: dopo un consulto strategico con nonna elvira, marta non ha più' dubbi. Ha inizio la battaglia.
atto terzo, quarto, quinto, sesto, epilogo: acquisto di lozioni inefficaci, benché speranzose e autorevoli, in farmacia. Ricerca forsennata sulla rete. alla fine, dopo forum, virtuali vetrine erboristiche, cognizioni di teste che si uniscono e di cappelli che si scambiano con troppa disinvoltura, ecco il rituale salvifico.
durata: dalle due alle tre ore
ingredienti: mano salda; pettinino anti crosta lattea; bottiglione di balsamo. pinze per capelli, come dal parrucco. (più ne avete, meglio sarà)
svolgimento: impacchettare con il balsamo i capelli. Tenere in posa (trenta minuti almeno) armarsi di pettinìno e poi, ciocca in su, ciocca in giù, ciocca in su, ciocca in giù' e il pidocchio non c'è più! lavare i capelli. ripetere l'operazione fino a completa eliminazione degli alieni bianchi.
la marcia in più: rivolgersi, ovviamente, in erboristeria (meglio se avete un’amica erborista) vi riveleranno, senza sforzi, la pozione magica, e anche quella preventiva. la potete fare a casa, finanche. così, bellamente. bastano solo olio di mandorla (100ml); olio essenziale di rosmarino (5 ml); olio essenziale di bergamotto (5 ml); olio essenziale di lavanda (5 ml). agitate tutti liquidi in un calderone e braccate il soggetto da bonificare. 30 minuti di quest’amalgama in testa. e via con il pettine. e lo shampoo. ripetere. un’altra volta. nella stessa settimana.




venerdì 16 novembre 2012

The breast milk baby

chissà chi la troverà sotto l' albero di natale. è una bambola. la puoi allattare veramente. è decorata da premi prestigiosi. il dottor Toy Top le ha detto che è il migliore gioco educativo dell'anno 2011. La produce una casa spagnola, la Berujan. costa 55 sterline, 89 dollari se preferite. nel regno unito ha sbancato, sollevando sondaggi (vedi huffingthon post), sopraccigli, sorrisi. e qui da noi?
per la gioia di Claudia Porta e per tutte le addicted, la scatola-casa della bambola che puoi allattare, contiene una sorta di mei thai. Emetti i versi che i frugoli emettono. la tiri su e fa il ruttino. in tutto e per tutto un bambino. con una marcia in più. insegnerà alle bambine come prendersi cura nel modo più naturale al mondo. proprio come hanno fatto le loro mamme.
quelli della carica di estivill già li vedo dardeggiare. soprattutto contro certi estremismi allattanti (o allettanti) della lega del latte and co. alcune storceranno il muso. (non parliamo della badinter!). con nuvolette da rodari che escono dalle orecchie: mamma mia cosa s'inventano pur di vendere e indottrinare al naturaliter senso di mammitudine. altre, sulla cresta del nuovo che avanza, altrimenti detto, guarda che gioco figo che le faccio trovare a natale, ci vedranno una panacea. Altre, ci vedranno, quello che non sono state. Come una nostalgia spezzata e obliqua. da mancanza.
altre incresperanno le labbra in un sorriso. senza beffa alcuna.