lunedì 30 aprile 2012

pace

ieri sera. al letto. solito lettone, libro diverso. il coloratissimo libro della pace di todd parr. la dedica è "a tutto il mondo, con affetto". le parole in rosso sull'ultima pagina, rigorosamente gialla, "il mondo è un posto migliore grazie a te". nel mezzo ci sono tanti modi di essere pace. eccone la mia lettrice minou, con quali occhi l'ha letto

pace, vedere il pupazzo di neve
pace, vedere il naso
pace è in estate
pace, la pizza
pace, le scarpe
pace, le nuvole
pace, tanti bimbi che nascono
pace con tutti quanti: amica e mamma
pace, vedere un pesciolino
pace, avere una pizza con tutti
pace, la casa
pace, sentire la musica
pace, la casa che dorme
pace, vedere le scritte
pace, amica: essere mamma e papà

sabato 28 aprile 2012

parole ai bimbi, quattro

"mamma, c'è la puzza qua dentro.....e tu che vai a sentire la puzza????" (a gabriele, 6 anni)

"uh guarda che ha vinto, barbamamma! come sei stata brava! l'ha vinta lei, proprio brava!" (a matilda, 2 anni)

"al biliardino non ci gioco con te, non mi va! chiedi a un bambino o aspetta che arrivi tuo padre!" (a tommaso 6 anni)

"senti se vuoi stare ai giochi, devi fare quello che ti dico io, non quello che dici tu! (a davide, 18 mesi)

"flavia, vieni ad aiutare davide??? gli fai vedere come si fa???? mi fai questa cortesia???? (a flavia, 4 anni e mezzo)

"federicaaaaa, ferma! torna indietro. enrica sta lì, perchè lei è brava e lo sa che non ci deve andare lì! (a federica, 4 anni)

venerdì 27 aprile 2012

happiness kit, dimitra tzanos

esiste la ricetta della felicità? secondo dimitra tzanos, illustratrice con una violenta passione per il turchese, si. l'ha ritratta, colorata e regalata alla comunità degli internauti.
(dimistratzanos.com)

io vorrei

io vorrei non minacciare ("sia chiaro: alla prima occasione che strisci le scarpe sull'asfalto mentre sei nel passegino, torniamo a casa!") io vorrei mediare incessantemente, venirle incontro sempre, comprenderla come altro da me, io vorrei non sentirmi satura di giochi, frizzi, intrattenimenti, filastrocche inventate sul momento, opposizioni; io vorrei non assecondare il suo capriccio, non sentirlo, ingnorarlo. io vorrei guardarmi allo specchio e riconoscermi. invece, accade che se mi fermo troppo, questo viso, questi occhi non li riconsco più. è questo il mistero insondabile della maternità? questo il suo sembiante? il totale sradicamento da sé? per questo è così difficile essere madre? perché migri da te a vita?
qualche giorno fa la guadavo nella vassa (vasca). cinguettante contro le onde invadenti (spruzzi come cascata che debordano sul pavimento). ho provato un senso di straniamento. chi è questa bambina? cosa ci fa qui? il mio specchio. la fonte del mio spasimo, nel bene e nel male. poi d'un tratto si è girata. mi ha chiamata: "allora, mamma, devi fare cosi"...e mi insegnato un esercizio acquatico. non ero più sdoppiata tra un prima e un dopo. ero ritornata dentro. dentro il suo respiro regolare, quando la notte dividiamo lo stesso cuscino, nello stesso letto; dentro la sua morbidezza del suo: "se ci rimani male, ti abbaccio!"; dentro le sue lacrime, dentro le sue domande. fuori da me. fuori, per una volta almeno, dalla trepidazione urticante di essere perfetta.

giovedì 26 aprile 2012

tagesmutter

finalmente qualcosa si muove.
la cooperativa romana patatrac promuove un corso per diventare tagesmutter. di origine teutonica, recentemente attechita nel nord d'italia, la "mamma di giorno" per i bimbi da 0 a sei anni, si propone di conciliare le ambizioni lavorative delle mamme con la loro mammituine. come? mettendo a disposisione la proprio casa ospitando bambini altrui. i bimbi vengono intrattenuti e coccolati proprio come in un asilo. le differenze? l'ambiente (una casa, ovviamente che rispetti determinati requisiti) e i costi, decisamente abbordabili. il che non guasta in tempi di crisi nera come la pece. la sensazione psicologica di lasciare i bimbi a casa, la cognizione di rinverdire il concetto di faamiglia allargata, in qualche modo.
le sovvenzioni per l'attivazione di questi corsi sono regionali. alla fine del corso, che partirà dal prossimo 28 maggio e si potrarrà fino alla fine di luglio, verrà consegnato un attestato di frequenza. da settembre partiranno i tirocini. la frequenza è pomeridiana, dalle 15.00 alle 20.00.
beh, è pur sempre un inzio per andare alla ricerca di un mondo nuovo!

mercoledì 25 aprile 2012

parole ai bimbi, tre

"andiamo un pò da mamma? ti va?" (a marco, due anni e mezzo)

"ti sei fatta male? eh, niente, niente, non è successo niente..alzati, dai andiamo!" (a rebecca, 4 anni)

"allora, scendi? scendi dallo scivolo? sei hai paura non andare...fai un altro gioco!" (a michela, 2 anni)

"lorenzo, non esiste non voglio! adesso tu vuoi!" (a lorenzo, 3 anni)

"mettiamo la berrettina? visto che tira vento e tu hai le orecchie delicate!" (a emma, 2 anni)

"e non piangere in continuazione quando si tratta di fare qualcosa!" (a elena,, 2 anni)

"e tu, tu dove vai così? tu non ce la fai da sola!" (a lada, 2 anni e mezzo)

"ma tu, quando vai via, devi chiamare mamma!" (a ilaria, 4 anni)

"hai fatto la buona o la monella?" (a martina, 2 anni e mezzo)

"la prossima volta la facciamo prima di uscire dall'asilo, elisa! che non è possibile farla fuori la pipì!" (a elisa, 3 anni)

"me lo dai il ciuccio? te lo tiene zio! matteo guarda tutti stanno senza ciuccio, tutti!" (a matteo, 2 anni e mezzo)

"quando sono piccoli danni fastidio!" (una signora generalista)

sabato 21 aprile 2012

lo siento

un bimbino azzurro con un cappello azzuro, che dice CIAUUU!, viene lasciato a guardia di un castello fatto con i mattoncini colorati, da un elefantina rosa che barrisce sorridendo e barrisce se si arrabbia.
lui si chiama pocoyo, lei ellie.
il castello? beh, non ha la bandierina. così ellie ne va a comprare una e pocoyo diventa una sentinella. ha un unico compito: salvaguardare l'integrità del castello. ma la tentazione di vederlo andare giù e di trasgredire all'ordine di ellie è davvero e fatatamente inesorabile. così pocoyo toglie prorpio quel pezzo, quel pezzo che fa venire giù tutti gli altri. ellie ritorna saltellante, con la sua bandiera in mano e.... tragedia e tutto distrutto....
pocoyo è dispiaciuto assai..si avvicina alla sua amica e le sussurra: mi dispiace. grandi abbracci e il castello rifiorisce con tanto di ponte levatoio e fossato....
insieme a peppa pig, pocoyo è il cartone culto di minou. lo segue in TV, lo segue su youtube, preribilmente tramite I-pad. questo episodio è nella sua top-ten e adora vederlo in spagnolo....in spagnolo mi dispiace si dice lo siento....
un pomeriggio come tanti, uno scontro ferale tra minou ed emme, in una tenzone davvero vorticosa di muro contro muro...i duellanti sono ammaccati, dolenti e dispiaciuti. motivo del contendere? il rifiuto netto e inappellabile di minou: "non voglio dormire"...dichiarato con la bocca spalancata in uno sbaglio...." va bene", proclama emme dardeggiante in attesa della resa....il tempo scorre, gli occhi tenacemente aperti..il capriccio per un amichetto di peluche messo "non al suo posto" e ha inizio il tira e molla: "andiamo-a-dormire-tu-hai bisogno-fisiologico-di-dormire-non-possiamo-andare-al-parcogiochi-se-non-dormi....sei-stanca, lo-vedi che-sei-stanca?"......poi emme esonda in un "basta!" elfantiaco, seguito da un "in baccio" piagnucoloso e tremante. ripetuto e insinuante. emme cede, salmodiando stupefatta che "è incredibile, incredibile"... minou è in braccio...dove andare? per evaporar rabbia e dispiacere, colpa e perdono? ma certo in farmacia! ma certo l'acquisto dei clismi baby in questi casi è un toccasana. scendiamo le scale. facciamo la compera che dobbiamo fare, proprio lì dietro l'angolo e, al portone, mentre emme si affanna ad altezza minou nell'impellente ricerca delle chiavi, che sono sempre dove non le stai cercando, i loro sguardi s'incrociano e dalla sua boccuccia esce: "lo siento, mamma!". le lacrime di emme sono immediate e innocenti. l'abbraccio avvolge e riscalda. la tempesta è passata.

mercoledì 18 aprile 2012

vicine....vicine....

questa è un'iniziativa bella, bella.

coinvolge le mamme e intende creare una rete di ascolto e sostegno fra di loro.
non si snocciolano consigli, non si cerca una sostituzione (del tipo io-ci-sono-passata, io-so-come-si-fa).
si vuole costruire una vicinanza che strappi dal gorgo della solitudine che tutte, nessuna esclusa, abbiamo sperimentato di ritorno a casa con il fagottino, silenzioso o urlante, tra le braccia.

l'ideona è venuta alla donne del melograno di Roma, Luana Panichi in testa.

il progetto ha ricevuto il sigillo di approvazione da parte dell'assessorato alle politiche sociali e per la famiglia della provincia di roma e del municipio n°IX. e a breve sarà presentato ufficialmente, urbi et orbi!

coraggio, non abbiate paura di partecipare.
non abbiate paura di chiedere aiuto.






venerdì 13 aprile 2012

la figlia perfetta sei tu

non esistono madri cattive. le madri, tutte, sono sufficientemente buone.
la madre perfetta sei tu. non è giusto sentirsi in colpa nei riguardi dei figli.
le madri non sbagliano mai
e le figlie? quand'è che una figlia è buona? quando ubbidisce? quando dice si? perchè ha fatto così suo il messaggio della mamma che si fida, si affida e compie le sue scelte seguendo una stella polare che brilla prima di lei?
quando può dirsi cattiva una figlia? quando non compiace? e il compiacere può essere la misura e il nutrimento dell'amore di una figlia verso la madre? quando conta la permanenza nel suo seno, quanto l'essere uscita dalle sue ossa, perchè una figlia sia condizionata in un'espressione di bontà somma?
quanto incide, crescendo, la necessità di essere approvate? come è possibile conciliare la gratuità dell'amore materno con i lacci e i lacciuoli che questo impone? e perchè lo stupore avvince di fronte alla tenerezza del padre e passa inosservato, nella mente di una figlia, se è la madre a ricolmarla di dolcezza?
perchè deve essere così aspro il confronto tra una madre e una figlia quando è in gioco la definizione della figlia in quanto persona? perchè le madri sanno ferire così bene? perchè sanno abbracciare quando è necessario? perchè  così importante specchiarsi, comunque e tuttamente, in una figlia? per dirsi che si è una brava mamma? ma una mamma non potrebbe sfuggire gli aggettivi? perchè una figlia deve vivere in perenne tensione e aspettativa nei riguardi di un cenno affermativo (stai facendo bene), da parte della sua mamma? perchè a volte è così difficile essere figlia? e perchè, quando diveniamo madri a nostra volta, temiamo di essere come Lei, e più ci ripromettiamo di non farlo, più questo accade?
se hai quella mamma è perchè è fatta proprio per te.
se hai quella figlia è perchè è fatta proprio per quella mamma.
sarà banale, ma almeno lascia respirare e sopravvivere.a volte, vivere.

martedì 10 aprile 2012

un'altra volta e basta!

filippo e tonino sono due pesciolini che ne combinano di ogni. usciti dalla testa fatata di nicoletta costa (filippo pesciolino fa gli scherzi), sono gli eroi culto del momento per minou. premettendo che minou allontana morfeo e le sue avvolgenti braccia come una salice piangente allontana la sega, considerando che l'opposizione sfrenata fa rima con processo di autonomia-definizione del sè, ogni sera, prima di andare a dormire, la scena si svolge secondo questo copione.
ore 21, circa: "voglio il latte con i batticuori, ma fino all'orlissimo eh"
"ma poi lo lasci, ne versiamo per due batticuori"
"no, no fino all'orlissimo"
"va bene fino all'orlissimo"

ore 21,e dieci: il latte quieto rimande un pò più sotto dell'orlissimo. una pozzanghera bianca è un tocco di cipria sulla tovaglietta-faccetta di hello kitty.
"minou vai a fare la pipì con papa-papone e poi a nanna"
"no, non mi scende"
"ma almeno prova....papà, papà, viene a prendere questa micetta...?"
"uno, due e tre: pipi. " la mia scende dalla passerina, la tua dal pisellino...vediamo, vediamo come scende la tua?...ecco, ecco qua è scesa anche la tua....mamma quanta pipì"

ore 21 e quindici: minou atterra sul lettone e....."voglio la mela, anzi le barchette di mela"
"le mele sono finite, poi le compriamo al supermarchet" (menzogna spudorata, emme ha un occhio aperto e uno già chiuso)...
"me lo leggi filippo e tonino?"
"va bene, ma una volta sola, che è già tardi"
"te la cerco io la pagina.ecco mamma. inizia da qui"
"emme racconta con brio inusitato le marachelle di filippo e tonino. punteggiate dagli immancabili e stupefacenti perchè di minou...arriviamo in fondo alla pagina e....
"ancora, mamma, me lo leggi ancora?"
"ma avevamo stabilito una volta solaa..."
"una volta e basta!"
"no, minou i patti si rispettano"

e arriva il momento, quello ferale dello scontro di fine giornata, della prova di forza per chi la spunta. due stanchezza uguali e identiche per forza di volontà
ha inzio il mantra in un ritmo pigolante e costante:
"un'altra volta e basta, un'altra volta e basta, ancora una volta, un'altra volta e basta, un'altra volta e basta..."
emme tace. prova a sfuggire le manine di minou che le ghermiscono il mento. prova a non sentire. ma un'altra-volta-e-basta s'insinua si diffonde. si dice, mantieni la calma, conta fino a dieci, conta om,om, om ...ma un'altra volta e basta continua senza sosta...
è la mano di un ruggito da leone quella di emme quando afferra filippo e tonino. è una voce veloce, distante arrabbiatissima quella che cede al potere di un'altra-volta-e-basta.....ma è solo un'altra-volta e basta, questa volta. per davvero....fai bei sogni, minou.

lunedì 9 aprile 2012

la logica di minou

"mamma, vado senza spantoffie perchè poi mi devo mettere a pancia in giù"

"voglio fare tutta la casa di Kitty e la ppargo con tutti i pelucheS"!

"bea, te lo tolgo il colore perchè dopo panziamo!"

".....vuoi quelli di winnie? ma, mi dispiace perchè poi ci giochiamo con mamma"

"mi pendi tu mamma, fino alla pettica, perchè io ho tre anni. quando ne avrò cento, ci proverò!"

"non sono il mosso (mostro), sono il tuo principe"

"mo pendo la luna dal cielo e me l'abbraccio"

"a me mi deve rimaneie il piatto, non ho finito di mangiare le patatine"

"hai fatto una stettoia?....adesso ho fatto un'allargatura!"

"adesso ti abbraccio la testa, poi voglio abbracciare la luna!"

"non ci vedo perchè sono sotto l'ombrello!"

"quando la lancetta arriva a tutti i numeri, ho finito!"

"cuca non andare da sola, vengo pure io e mi dai la mano!"

"che feturo è una pattumiera di spazzatura!"

venerdì 6 aprile 2012

conversazioni surreali

"mamma, vado da sciuchi per vedere se c'è la mamma di george"
"no, sei in piagiama e hai i calzini antiscivolo"
"vabbè allora vestimi......vado e vengo, torno subito, mamma.....se c'è, george, vai da mamma. scendi giù e ti porta a casa. se tu indugi per andare da mamma, non tiporta a casa, ti lascia all'asilo, non ti prende e ti porta a casa.... non c'è george! mamma arriva dopo la pappa, ancora non c'è...stiamo facendo attività, andiamo fuori, facciamo la pappa, quando bussa andiamo da mamma....george, mangi e vai da mamma...prima che fossi pronto, vai da mamma!


"mamma, perchè daniel ha pianto?"
"beh, perchè il suo mondo sono la sua mamma, il suo papà, la sua sorellina....è da un pò che non lo vediamo e non si ricordava di noi...."
"no, mamma. daniel ha pianto perchè siccome ha visto te, ha pianto"
"e con questo cosa vuoi dire???...."
" mamma, te la devi scrivere......?????"

"mamma, perchè bea dell'asilo, la mia preferita, dei funghetti, che le dò i baci, si è strossata????"
"beh, perchè ha addentato un pezzo troppo grande di banana e...
"e poi ha fatto cosi: BLEAHH e l'ha sputato"!


"Kitty, ma devi rispettare i patti perchè i patti sono le cose da rispettare.......mamma ci copri nella culla che io non posso coprire che ho 40 mesi e 3 anni?"

martedì 3 aprile 2012

parole ai bimbi, due

"vagli a chiedere se per favore....SE PER FAVORE, te le cambia...un altro giro??? NOOO. lo capisci che dobbiamo andare a casa?....ah! quanta pazienza!!!" (a filippo, 5 anni)

"dammi la mano, a papà....andiamo...ANDIAMOOOO....no, no, lo scoter sta là....cristiano, CRISTIANOOOO! non è il tuo, a papà!" (a cristiano, 18 mesi)

"allora, mò vuoi mangiare, andare sul monopattino e poiiiii?" (ad andrea, 3 anni)

"su, a mamma! un pò di energia!" (ad antonio, 4 anni)